Il Metodo Majella è una fusione armoniosa tra cinofilia e passione per la ricerca del tartufo, affinato in tre decenni di esperienza sul campo. Coniuga l’incredibile patrimonio di conoscenze della cinofilia e della micologia, creando un connubio straordinario tra queste due scienze affascinanti, che si integrano in perfetta simbiosi.
A chi si rivolge
Tartufai si nasce… ma si diventa anche! Un buon tartufaio è un mix di vocazione innata e predisposizione al continuo apprendimento. Il Metodo Majella è stato studiato e perfezionato nel tempo sia per chi intende farne una professione, sia per chi pratica la ricerca del tartufo a livello sportivo e amatoriale.
Obiettivi e strumenti
Il metodo ha come obiettivo primario il benessere del cane e prevede l’utilizzo del TARTUFO ADDESTRAMENTO MAJELLA, un ausilio addestrativo di alta qualità, conforme alle normative e certificato dalla “Facoltà di Tutela e Benessere animale” dell’Università di Teramo. Si tratta di uno strumento in silicone alimentare atossico e sicuro per il cane.
Iter formativo
Il Metodo Majella è un percorso formativo, educativo e addestrativo finalizzato a insegnare al cane come trovare tartufi, attraverso la pulsione secondaria del gioco, andando a svilupparne al massimo le potenzialità, previa valutazione individuale e su misura attraverso un’anamnesi caratteriale del cane sul campo. Al contempo si accompagna e si forma anche il conduttore, affinché comprenda e gestisca in maniera ottimale il proprio cane attraverso una relazione forte, basata su fiducia e rispetto reciproco.
Requisiti e docenti
L’addestramento del cane richiede professionalità, dedizione, conoscenza della psicologia animale e delle razze, nonché esperienza pratica consolidata. Per questo motivo la Scuola Majella Tartufi garantisce un approccio qualificato, avvalendosi di docenti come Luigi Di Bacco e Anna Pace, in possesso di numerose certificazioni e onorificenze.
Seguito da un tutor esperto in grado di parlare la sua lingua, il cane inizierà senza accorgersene ad apprendere informazioni relative a dove e come cercare il tartufo, competenze che avrà poi modo di mettere in pratica quando si troverà sul campo. Il metodo si divide in 4 fasi:
Primi passi Majella
In questa prima fase il nostro amico a quattro zampe verrà inserito nel branco e aiutato a socializzare; il corretto inserimento nel branco e la socializzazione costituiscono una base fondamentale per affrontare al meglio i passi successivi del percorso di addestramento alla ricerca del tartufo.
Orientamento
Durante la fase di orientamento il cane, continuando a rafforzare il rapporto con il mondo esterno, verrà orientato verso l’oggetto della nostra passione, ovvero il tartufo;
Transizione
La fase di transizione darà conferma dell’orientamento al tartufo nei luoghi in cui quest’ultimo è presente. Mantenendo la concentrazione, i cani maschi maschi e femmine, caratterizzati da comportamenti diversi, avranno modo di impegnarsi in un primo test conoscitivo, allo scopo di valutare le competenze di ognuno.
Battesimo sul campo
Prova sul campo in cui il cane verrà accompagnato in montagna con un cane Tutor Majella, esemplare già formato e in grado di mostrare col suo comportamento il corretto profilo da mantenere durante la ricerca. La Scuola Majella possiede diversi cani Tutor selezionati da affiancare agli “allievi” secondo compatibilità fisiche e caratteriali. Grazie a questi l’allievo rinverrà i suoi primi tartufi naturali, fissando in mente tutti i concetti appresi precedentemente
E’ risaputo che per un cane il gioco è la più corretta e veloce forma di apprendimento. Durante il percorso educativo i nostri allievi si impegneranno in ben 12 diverse attività di gioco orientate ad abituarli ad andare in montagna e a superare le situazioni più particolari. Ciascuna prova è finalizzata a rafforzare precise competenze e abilità.
Per comprenderne la logica, citiamo tre esempi:
GIOCO DELLE TRIBÙ
Abitua il cane a lavorare in presenza di altri animali, rafforzando quindi le relazioni interspecifiche, con il risultato di non prestare attenzione a quest’ultimi e quindi a non andare semplicemente a caccia. Il cane da tartufo deve necessariamente perdere questo tipo di propensione, che può essere fonte di pericoli, e a volte di gravi danni, durante la ricerca dei tartufi.
GIOCO DELL'ALLEATO
Rafforza il legame tra esemplari e, di conseguenza, il loro rapporto con il padrone. Evita che il cane si perda nel gioco eccessivo con i suoi co-specifici e lo aiuta nel perseguire l’obbiettivo in maniera mirata e diretta.
GIOCO DELL'AMICIZIA
È la preparazione del nostro amico a fidarsi di noi e di ciò che ci circonda, in un perpetuo interscambio di informazioni, utili ai fini della ricerca e, naturalmente, ad un migliore rapporto con lui!
Lasciare il cane libero, anche in montagna, sicuri di essere legati a lui mediante il filo invisibile della nostra voce, e certi che si stia dedicando con passione all’attività per cui l’abbiamo istruito: questo è l’obiettivo finale del corso, e il traguardo che il Metodo Majella permette di raggiungere.
Di fatto il cane da tartufi diventerà un estensione del suo conduttore che sarà a sua volta il suo punto di riferimento e sicurezza. Una coppia (o un trio nel caso si possieda una coppia di cani) inscindibile, pronta a lavorare sul campo e a condividere tutte le gioie e le esperienze che solo questo tipo di lavoro sa donare a chi vi si dedica.
E se hai un cucciolo, leggi qui di seguito…
La Scuola Majella Tartufi ha pensato a tutti. Per i cuccioli di meno di 6 mesi la scuola prevede, minimo, 3 step di tre, due e una settimana a distanza di un mese l’una dall’altra. Il criterio dell’addestramento per i cuccioli è lo stesso delle 4 fasi Majella, ma distribuito durante la crescita del piccolo, nel pieno rispetto dei suoi tempi.
Il percorso da’ modo al cucciolo di apprendere gradualmente e per bene, secondo lo stesso principio che impegna i bambini dalle scuole elementari fino a quelle superiori.